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Angelo Frese

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10 Film di Natale da vedere almeno una volta nella vita

Dicembre, per quelli poco attenti di voi, è il mese della festa per eccellenza: il Natale. A chi è che non piace? Anche a quelli più cinici e nichilisti di voi (la maggior parte si comporta così perché fa figo) piace, un po’ per i regali, un po’ per il cibo ed un po’ per i film a tema. Ed ecco quindi i 10 film di Natale da vedere almeno una volta nella vita.

 

1)  La vita è meravigliosa

 

Film del 1946 di Frank Capra

Avete presente tutti gli episodi “speciali” di Natale dei vostri cartoni animati e/o telefilm preferiti, in cui  uno dei protagonisti non vuole più vivere ed allora arriva un angelo e gli fa vedere come sarebbe la vita delle persone a lui care senza averlo incontrato?  Bene, è questo il film a cui si sono ispirati. Il problema, però, è che quegli speciali si perdevano in zucchero e saccarosio, ma questo film no. Il protagonista George Bailey ne passa di tutte, dalla perdita dell’udito all’orecchio sinistro per salvare la vita al fratello più piccolo, fino ad annullare i suoi sogni di viaggio per scoprire il mondo per dedicarsi al prossimo.  Il film è di un’amarezza di fondo che non ti aspetti dal film di Natale americano per definizione. Da vedere.

 

2)  Gremlins

 

Film del 1984 di Joe Dante

Film cult degli anni ’80. Tutti abbiamo amato da piccoli Gizmo e ci siamo terrorizzati con i Gremlins. È la commedia horror per definizione, in cui Joe Dante riesce a coniugare risate e paura alla perfezione, e le sequenze della città insediata e messa a ferro e fuoco dai Gremlins durante il Natale rimangono negli annali.

 

3) Edward Mani di forbice

 

Film del 1990 di Tim Burton

Questo film è la favola gotica per eccellenza, nonché il capolavoro di Tim Burton . Ambientata durante le feste natalizie, questa metafora sulle difficoltà del diverso, dell’artista nel relazionarsi ed essere accettato nella società borghese fa commuovere  ed emozionare.

 

4)  Una poltrona per due

 

Film del 1983 di John Landis

Ditemi voi come poteva non esserci?

 

5)  L’appartamento

 

Film del 1960 di Billy Wilder

Capolavoro del maestro Wilder, questo film in continuo bilico tra dramma e tragedia rappresenta alla perfezione la solitudine metropolitana durante le feste natalizie. Questa storia d’amore atipica, interpretata meravigliosamente da Jack Lemmon e Shirley MacLaine, non potrà non farmi emozionare, divertire e commuovere (lo so è una frase stra-abusata ma fidatevi).

 

6) Babbo Bastardo

 

Film del 2003 di Terry Zwigoff

Un Babbo Natale dei grandi magazzini, interpretato da Billy Bob Thornton, che odia i bambini, ladro, ubriacone, fissato col sesso anale con le ciccione. Cosa chiedere di più? Per passare un allegro Natale in famiglia.

 

7) Nightmare Before Christmas

 

Film del 1993 di Henry Selick

Da un soggetto di Tim Burton, una splendida storia in Stop-motion. In molti rifiutano di vederla “perché piace agli emo”. Queste brutte persone si perdono una storia meravigliosa, anch’essa amara, splendide canzoni e un’animazione dei pupazzi da fare storia.

 

8) Ogni Maledetto Natale

 

Film del 2014 di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo

Gli autori di Boris si cimentano con un’anti-commedia natalizia, in cui mettono alla berlina l’ipocrisia borghese e l’ignoranza della provincia in una storia molto divertente, anche se non cattiva come si può immaginare. Da vedere se non sopportate questa festività.

 

9) Trasporto eccezionale – Una storia di Natale

 

Film del 2010 di Jalmari Helander

Questo film finlandese si basa sui miti precristiani di Babbo Natale. Nel film è un gigantesco e feroce demone dalle enormi corna caprine sepolto nei ghiacci dal popolo Sami, perché si nutriva con le carni dei bambini che gli elfi malvagi, suoi aiutanti simili a dei comuni vecchietti barbuti ma spietati e sanguinari, rapivano nel cuore della notte. E questo è solo l’incipit. Per gli amanti del fantasy horror.

 

 

10) Il canto di Natale di Topolino

 

Film del 1983 di Burny Mattinson

Medio metraggio classicone e amato da chi è cresciuto negli anni ’90. Ci sono tutti i personaggi Disney, ma tutti tutti. Riproposto anch’esso durante le feste, non poteva mancare.

 

Tutti i gusti sono stati accontentati, fate la vostra scelta.

Buone Feste.

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Fumetti Recensioni

Rughe di Paco Roca

Ma secondo voi cos’è importante in una storia? Sicuramente non l’originalità.

Molti di voi avranno da ridire, allora vi rispondo di leggere “Rughe” di Paco Roca, fumetto spagnolo del 2007, edito in Italia da Tunué .

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Il tema portante è la vecchiaia, e già qui nulla di nuovo, ci sono altre opere, tra libri, film e fumetti che ne parlano. Il nostro protagonista è Emilio, direttore di banca in pensione, che viene portato dalla sua famiglia in ospizio, dove incontrerà e farà amicizia con gli altri inquilini, tutti con qualche deficit e con qualche “specialità” (vi viene a mente “Qualcuno volo sul nido del cuculo”?). Qui Emilio scoprirà di essere malato di Alzheimer, e vedremo, vivremo l’aggravarsi di questa malattia. Niente di nuovo quindi, ma allora perché scriverci sopra?

Perché “Rughe” è un’opera straordinaria, che ti prende e non ti lascia più. La malattia è rappresentata con flashback improvvisi, ricordi che squarciano il tempo, interrompendo le azioni dei personaggi, ellissi temporali che ti confondono, ti emozionano, ma rattristano, perché saranno memorie perse per sempre. L’azione della storia si svolge tutta tra le mura dell’ospizio, e solo questi ricordi fanno uscire fuori da lì i personaggi, come un desiderio di libertà che non può essere accontentato. Ogni protagonista è vivo, vero, ti ci affezioni subito, ti emozioni per loro, piangi, ridi, ti arrabbi per ciò che gli capiterà, e qui l’autore non si risparmia, anzi. I disegni poi sono semplici, come la storia, ma riescono a dare un tocco poetico che rimane dentro, ogni vignetta ti trasporta in questo mondo, nei pensieri e nell’emozioni dei personaggi e, riguardo ciò, non si può non citare la conversazione col dottore in cui Emilio scopre la sua malattia, rappresentato con dei semplicissimi campi controcampi ed una soggettiva.

Schede_Le_Ali_Page_05La delicatezza è la chiave di quest’opera, non ci sono scene melodrammatiche, né colpi di scena struggenti, né scelte patetiche, ma solo un tocco semplice, quasi naif. Rispondendo alla domanda iniziale, l’importante non è l’originalità dell’opera, ma che questa sia viva, che abbia un’anima. “Rughe” è una lettura fondamentale, non solo per chi ama il fumetto, ma per chi ama la buona letteratura e, perché no, la vita.

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