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Sul nostro palco: Guido Maria Grillo

Venerdì 13 gennaio 2017, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco il cantautore Guido Maria Grillo, una delle voci più belle del panorama musicale italiano.

Primo anno di liceo e un compagno di banco che propone di creare una band. E’ iniziata così la storia musicale di Guido Maria Grillo. Fino ai 24 anni quella band è stata casa, famiglia, palestra, svago, sfogo, Natale e Ferragosto. Poi ha iniziato a camminare da solo, per urgenza e indipendenza. È in solitudine che scrive, pensa, elabora, metabolizza, lascia fluire.

A 26 anni ha poggiato le dita sui tasti di un piano e un po’ alla volta sono nate canzoni diverse rispetto a ciò che c’era stato prima, espressione più intima, respiro più regolare, colori più tenui, forme più sinuose ed omogenee. Hanno preso la forma di un disco che si chiama Guido Maria Grillo (AM/AbuzzSupreme), alla fine del 2009, inaspettate e irruenti, in una camera da letto in subbuglio, chinate su un pianoforte scordato, vecchio di cent’anni, durante un inverno umido, dietro vetri appannati, nel tentativo ingenuo e ambizioso di conservare una memoria e renderla immortale. Hanno scritto molto bene di quell’esordio. Poi un altro disco, Non è quasi mai quello che appare (AM/AbuzzSupreme), nato negli stessi luoghi, con gli stessi umori ma con qualche certezza in più. Meno sinuoso, meno languido, meno intimo, più nervoso e inafferabile. Era il marzo 2011.

Da lì una serie di collaborazioni, molti concerti, tanti chilometri, la proposta di scegliere una canzone di Luigi Tenco da inserire in una compilation voluta dal Club Tenco e da presentare all’Ariston di Sanremo, al Premio Tenco. Poi il piacere e l’onore di suonare su qualche palco importante, come unico opening act per artisti come Rufus Wainwright (unica data italiana del 2015), Avion Travel, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (Musica Nuda), Marlene Kuntz, e di collaborare con Paolo Benvegnù, Cristiano Godano e gianCarlo Onorato nel progetto EX-live (2013-2016), in un lunghissimo tour.

Il Festival di Sanremo ha rappresentato una vera e propria sfida, a tratti un’ostinazione: per 4 edizioni consecutive ha avuto accesso alla fase pre-finale. Non che Sanremo fosse il suo palcoscenico ideale, ovviamente, ma ha rappresentato nell’immaginario l’opportunità di una necessaria visibilità.
A quelle esperienze sono legati i successivi contratti discografici e l’uscita del singolo “Così sia” (SturtUp / Warner Music, 2015).

Poi, nel marzo 2016, ha imboccato la strada di Torino ed incontrato la vivacità e la passione di The Goodness Factory. Lì si è materializzato un nuovo orizzonte che ha assunto la forma di #TorinoChiama, trama di incontri, amicizie e collaborazioni con alcuni degli artisti della scena torinese (tra cui Bianco, Daniele Celona, Cecilia, Carlot-ta, Marco Notari ed altri). Ne è nato un Ep, sintesi dei primi due dischi, registrato in presa diretta, nel teatro del Cap10100, completamente in analogico.

Nel 2008 ha debuttato “ME-DEA della sua grazia”, spettacolo interamente scritto da Guido Maria Grillo. Nel 2015 “La Maledizione dei puri – Se Pasolini e De Andre”, scritto con Francesca Falchi e prodotto da Origamundi Teatro di Cagliari.

Per maggiori info visita l’evento Facebook Guido Maria Grillo /”Torino Chiama Tour” at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Santi, poeti e navigatori – special event

SANTI, POETI E NAVIGATORI – Giovedì 5 GENNAIO alle 21.30

Esattamente un anno dopo, avremo il piacere di ospitare uno degli eventi più belli ed emozionanti della scorsa stagione: avremo di nuovo sul nostro palco per un live acustico assolutamente unico MASSIMO DE VITA dei Blindur, LELIO MORRA e JOSEPH FOLL della PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali.

La novità di quest’anno è che ad arricchire il live ci saranno numerosi altri ospiti che saliranno sul palco e che sveleremo man mano in questi giorni. Non mancheranno svariate altre sorprese che potrete scoprire solo venendo al concerto. I primi ospiti annunciati sono Michelangelo Bencivenga (Blindur), la violinista Carla Grimaldi, Valerio Casanova (I treni non portano qui), Daniele Ruotolo (Malmö), la cantautrice Katres.

Massimo De Vita / Blindur: cantautore, polistrumentista e produttore. L’amore per il Nord Europa permea tutto il lavoro della band, a partire dalla scelta del nome, una parola islandese. Per i testi il riferimento è sicuramente da rintracciare nella tradizione e la poetica del cantautorato italiano, con un occhio più attento a quello moderno e alternativo. Il duo napoletano Blindur nei primi 24 mesi di attività ha già collezionato circa 150 concerti tra Italia, Belgio, Islanda, Francia e Irlanda, prendendo parte ad importanti festival internazionali.

Lelio Morra: Lelio Morra, nato a Napoli nel 1986, si approccia alla musica sin da bambino per istinto naturale, ereditando il talento artistico di suo padre. Nel 2009 decide di partire per la Francia spinto dalle note dei Beirut.  Suona in strada e scrive canzoni da lontano; dopo 3 mesi torna in Italia e si dedica a un nuovo progetto musicale dal nome “JFK & La Sua Bella Bionda”, raccogliendo sin dall’inizio riscontri positivi. “Le Conseguenze dell’Umore” riceve il premio miglior disco esordio dal mensile di musica italiana “L’Isola che non ‘era”. Da Marzo 2015 si trasferisce a Milano dove inizia a suonare nei vari club milanesi. Nello stesso tempo partecipa alla BecksUnAcademy 2015 nella categoria musica e ne esce vincitore. ll 13 maggio esce il suo nuovo singolo “ Dedicato a chi” su etichetta Universal Music.

Joseph Foll / PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali: un calciatore mancato, un chitarrista mancato. Uno che manca, insomma. Classe 1984 di una provincia troppo di confine. Nel 2010 dopo un periodo forse troppo noioso, crea la PiccolaOrkestraPerPrestazioniOccasionali: progetto musicale per accompagnamento a reading. In un periodo di troppa insonnia, inizia scrivere le prime (non) canzoni: perché spesso sembrano solo storie nascoste in una chitarra rauca ma di legno buono. Iniziano ad arrivare i primi contest e con questi il premio del M.E.I al Meeting del Mare nel 2014. Un anno a collezionare live per tutto il centro sud d’Italia, presto darà alle stampe un ep.

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Sul nostro palco: MAIOLE

Lunedì 26 dicembre 2016, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco il giovane producer sammaritano, promessa della musica elettronica italiana, MAIOLE.

MAIOLE è il progetto solista di Marco Maiole, classe 1995. L’EP d’esordio del producer campano, fuori il 14 novembre 2014 per  la label californiana Telefuture, è Pollen. L’EP di Marco è una meraviglia di disco, con il merito di suonare ’90 e attuale. Un ritorno al futuro sulle note di “TooNite“, che vede la partecipazione (anche vocale) di Miami Mais.

Nel 2015 arriva How to Feel Warm, uscito per il collettivo bolognese HMCF. L’ep, interamente composto, suonato e prodotto da Marco.

Maiole pubblica il suo primo album Last For Motifs per HMCF nel 2016 e intraprende un tour che attraversa la penisola da Nord a Sud. Due video: Plastique Romantique, girato su un aereo, e Stop Misunderstanding, girato in Thailandia con la collaborazione dell’artista Manita Rakpathoom.


É prevista per il 2017 l’uscita del suo nuovo album, supportato dal singolo Portico.
Propone un live energico tutto da ballare, miscelando e stravolgendo i suoni dei suoi dischi e suonando synth, chitarre, giocando con la voce – forte dell’esperienza di aver condiviso il palco con giganti della musica elettronica italiana e internazionale come Xeno & Oaklander, Slow Magic e Cosmo.

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Sul nostro palco: Maleizappa

Sabato 17 dicembre 2016, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco la band casertana Maleizappa per presentare al pubblico il nuovo album “Dorem Ipsum”.

I Maleizappa nascono in data imprecisata e da confermare in qualche malfamato e sudicio posto della mente. Si narra nell’ambiente “elitario” della musica d’autore, che i simpatici cinque non sono altro che la peggiore trasposizione fisica di un pensiero impuro (qualsiasi cosa questo voglia dire).    


Si affermano immediatamente e conquistano nel giro di pochi anni l’affetto di “milioni” di giovani, afflitti dalla deludente scena musicale di “terra di lavoro”. Le prime esibizioni creano scandalo e ripudio tra i musicisti campani, non abituati evidentemente ad accettare che cinque sconosciuti incapaci di intendere e volere, siano diventati nel giro di pochi mesi un fenomeno generazionale: insomma delle rockstarze.

 Cominciano ad esportare le proprie sonorità oltre i confini della Campania Felix, facendosi portavoce dei disagi, della rabbia e dell’allegria del popolo della “generazione x”. C’è chi li ama a tal punto da definirli: “la migliore cosa che questa terra poteva defecare” (ce n’è di gente strana in giro!).    



La musica dei Maleizappa è un miscuglio non ben definito di suoni, generi, citazioni, anagrammi e puzzle penta grammatici. Assistere ad una loro serata è come guardare una puntata di blob all’anfetamina. Vengono più volte censurati, epurati, tagliati e s-microfonati. Ciò nonostante i giovani li adorano: manco fossero delle pornostar. Ironici, cattivi e dissacranti. O se preferite, semplicemente: Maleizappa.

A quattro anni dal primo album “I successi, non ancora successi” i Maleizappa tornano sulle scene nazionali con Dorem Ipsum, secondo album in studio.

Dorem Ipsum è un disco di nove tracce che riassume meglio di tante parole quello che sono i Maleizappa e la loro progressiva maturazione artistica. Un disco fresco dai sentori estivi che si gusta con gioia e soddisfazione che i cinque componenti hanno realizzato auto-producendosi e con collaborazioni eccellenti di tanti amici musicisti. La copertina e la grafica del disco sono state realizzate utilizzando un’opera dell’artista marcianisano Mandarino, un bohémien dei giorni nostri che cerca di sopravvivere vendendo la sua arte per strada o arrangiandosi con piccoli lavoretti.

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Sul nostro palco: Makai

Sabato 10 dicembre 2016, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco il producer pugliese MAKAI. Ad aprire il live la cantautrice napoletana Micaela Tempesta. 

MAKAI è il moniker dietro cui si nasconde Dario Tatoli, producer, sound designer e polistrumentista, già nei Flowers or Razorwire (keats collective USA/Bizarre love triangles ITA) e uomo dietro la console di due dischi targati More Letters: Runaway Stories dei Barbados e Mornin Hollows degli Homelette. A lavoro come producer anche per Bomba dischi (The Pier), Amnesty International, e numerosi brand internazionali. MAKAI è un processo in divenire, iniziato nel 2000 e oggi perennemente in bilico tra l’elettronica nordica e il songwriting più intimista e mediterraneo, in un processo compositivo fatto di tagli e revisioni, riscritture e sovraincisioni, ripensamenti e labor limae continuo; un vortice di dicotomie irrisolte e irrisolvibili, alla ricerca di una perfezione che è un sogno e che sta dentro le palette dei suoni e la stretta griglia della forma canzone.

HANDS è il suo primo ep ed è il racconto di un naufragio durato anni, in cui le mani sono approdo e distacco, polo attrattivo e repulsivo con cui si conosce e ci si fa scudo del mondo. Cinque canzoni nostalgiche, in cui la cassa dritta della techno fa da contraltare alla dimensione acustica, dove voce e suoni si fondono in accordi che diventano racconti di un momento, di un istante, di una dimensione che racchiude tutto questo sentirsi persi in mezzo alle onde del mare. Hands si apre con il pezzo che dà il nome all’EP, un manifesto di intenti che racconta una lontananza mentre le luci della città continuano a lanciare i suoi bagliori. Last Days ha il passo nostalgico e allucinato delle notti bianche: un carillon che suona e tutt’attorno il silenzio. Missed, che è nel cuore dell’ep, ha l’incedere tumultuoso della mancanza mentre Summer si adagia su atmosfere dreampop: il sole, il caldo, il mare e il ricordo di un’estate ormai lontana. Sòfia è il pezzo che chiude il disco, il distacco definitivo, l’allontanamento dalla costa, la terraferma che è ormai un orizzonte lontano: una canzone che è fine e dissolvenza, una richiesta d’aiuto oppure semplicemente l’inizio di un nuovo viaggio, una direzione imprevista nel naufragio che continua.

Aprirà il live la cantautrice napoletana Micaela Tempesta.

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Sul nostro palco: Kafka Sulla Spiaggia

Sabato 26 novembre 2016 , a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco la band Kafka Sulla Spiaggia. Ad aprire il live i Semantica. 

I Kafka Sulla Spiaggia sono un gruppo napoletano nato nel 2011; nel corso della sua attività, la band ha vissuto numerosi cambi di formazione, fino a giungere a quella attuale: Luca Maria Stefanelli (voce, chitarra, piano); Domenico Maria Del Vecchio / Nikkio (batteria, voci); Giorgio Magliocco / Gioia di Vivere (chitarra, voci); Pierluigi Patitucci (basso, voci).

Nel 2012 la band viene notata durante un live dal produttore, fonico e musicista Carlo Di Gennaro, che le offre la possibilità di registrare il primo singolo, “Adieu”.

Nel 2013 i Kafka Sulla Spiaggia pubblicano il loro primo Ep, “Il marinaio spiegò le vele al vento ma il vento non capì”, registrato e missato da Carlo Di Gennaro presso lo studio Kammermuzak e curato nel mastering dal fonico e musicista Michele Signore. Nello stesso anno la band vince il “Premio per la miglior presenza scenica” al Gielle Contest, e “Adieu” entra a far parte di numerose compilation. Il gruppo colleziona numerosi live in giro per l’Italia e alcuni riconoscimenti, tra cui il Premio dell’Associazione Ultrasuoni, nell’ambito del Nano Contest.

Il 2015 vede l’impegno della band nella registrazione (“autonoma e con improbabili mezzi”, come gli artisti stessi la definiscono) del primo album, dal titolo “New Beat”, in uscita a marzo 2016 per l’etichetta partenopea “Octopus Records” del produttore, fonico e musicista Giuseppe Fontanella (24 Grana).

“NewBeat – il testamento del pesce” è l’album d’esordio dei Kafka sulla Spiaggia. Con un linguaggio a metà tra il poetico e l’ironico, “NewBeat” prova a raccontare la società moderna attraverso le ansie e la perenne mancanza di tempo che caratterizzano i personaggi, insistendo sulla non sostenibilità dei ritmi di oggi. L’uscita del disco è stata anticipata dal singolo “Keysha”, racconto surreale di una società governata dagli animali, in cui l’uomo, ormai in minoranza, è stato ridotto in schiavitù.

Per maggiori informazione su come partecipare alla serata ecco l’evento facebook Kafka Sulla Spiaggia| Opening Sematica at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Pipers

Venerd’ 18 novembre 2016, a partire dalle ore 21.30, avremo il piacere di ospitare sul nostro palco la folk band Pipers che presenterà al pubblico i brani contenuti nel nuovo disco “Alternaïf”.

Pipers sono una band indie folk/alt. pop nata nel 2007. Città d’origine Napoli, città d’adozione Milano. Patria d’elezione il Regno Unito, con le sue sonorità e le sue atmosfere.

Ha partecipato a festival come Mathew Street Festival, Creamfields e Liverpool Sound City, calcando i palchi con artisti internazionali come The Charlatans, Ian Brown e Starsailor e suonando in tour in UK con gli Ocean Colour Scene; hanno inoltre aperto i concerti di Turin Brakes e James Walsh sia in Italia che all’estero. Hanno ricevuto consensi di pubblico e critica.

Il primo disco dei Pipers No One But Us esce nel 2010 per Materia Principale/Edel e viene promosso con un tour di 50 date italiane. Il secondo album Juliet Grove è stato prodotto a Wolverhampton da Gavin Monaghan (Editors, Paolo Nutini, Ocean Colour Scene) ed è uscito nel 2014 anticipato dal singolo Ask me for a cigarette, il cui video è stato realizzato da Giacomo Triglia. Il singolo finisce oltremanica sul sito della nota testata NME e in finale al PIVI 2012 nella categoria miglior montaggio. L’album inoltre è stato distribuito in Giappone dall’etichetta Flake Records.

Dalla fine del 2015 la band decide di accentuare il proprio lato acustico diventando un duo indie folk cui eventualmente si aggiungono alcuni elementi in occasione del live; le registrazioni del terzo album Alternaïf sono avvenute nel gennaio 2016, è uscito su etichetta Bulbart.

Per maggiori informazioni Pipers/opening Amy Gentile live at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Old Fashioned Lover Boy

Venerdì 11 novembre 2016, a partire dalle ore 21.30, avremo il piacere di ospitare il progetto di Old Fashioned Lover Boy che presenterà al pubblico i brani contenuti nel suo nuovo album “Our life will be made of simple things” (ascoltalo in anteprima su Dance Like Squille O’Neal

Old Fashioned Lover Boy è Alessandro Panzeri, napoletano ex ferroviere, trapiantato a Milano in cerca di fortune lavorative (trovate) e appassionato di folk statunitense.

Con gli Abulico, quartetto di rock in italiano di ispirazione inglese e cuore americano, Alessandro pubblica due dischi, il primo in inglese nel 2009 e il secondo in italiano nel 2012 (li trovate su Music e Spotify). Nel frattempo apre la BulbArt Works, etichetta indipendente e agenzia eventi organizzando circa 300 concerti a Napoli e collaborando allo sviluppo della scena musicale indipendente locale.

Nel 2013 si allontana da Napoli e arriva a Milano. Nasce Old Fashioned Lover Boy di cui Sangue Disken si innamora fin dal primo momento in cui lo ascolta dal vivo da Gattò|Musica & Cucina, dove lo invita a suonare solo grazie a una manciata di provini caricati su soundcloud: atmosfere intimiste e minimali, tra il lo-fi e il pop, con una voce cristallina, melodie sempre accattivanti, un cantato in inglese credibile e belle canzoni. Il debutto è The Iceberg Theory, uscito per Sangue Disken – con l’aiuto di Sherpa Records, Perpetua Edizioni e Turbosafary – nel marzo 2015.

Old Fashioned Lover Boy è folk pop anglofono dalle melodie coinvolgenti ed emozionanti, scrittura cristallina e armonie che toccano il cuore. Canzoni che nascono voce e chitarra e che hanno la loro resa migliore nella dimensione elettroacustica con giusto un pizzico di riverbero ad arricchirne le dinamiche emozionali. Ad Aprile 2016 esce il singolo Oh My Love, prodotto, arrangiato e registrato da Marco Giudici (Any Other e Assyrians).

Oh My Love, pur mantenendo molti punti di affinità stilistica e compositiva con l’album d’esordio, ci mostra una maggiore maturità sonora e di ispirazione, che ben anticipano le perle che andremo ad ascoltare nel secondo album Our Life Will be Made Of Simple Things. Oh My Love Il brano è finito sulla playlist di Spotify Fresh Finds, raggiungendo in poco tempo più di 130.000 riproduzioni, soprattutto in Inghilterra e negli Stati Uniti.

Per maggiori info: evento facebook Old Fashioned Lover Boy live at Club 33 Giri

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Sul nostro palco: Terzo Piano

Sabato 22 ottobre 2016, a partire dalle ore 21.30, avremo il piacere di ospitare sul nostro palco la band Terzo Piano.

I Terzo Piano sono quattro ragazzi (25 anni di media) la cui storia parte dalla provincia di Salerno (precisamente da Cava dei Tirreni). Tutti e quattro amici di infanzia, danno vita alla band già negli anni del liceo ma la tormentata ricerca del sound, oltre che di un personale stile musicale è loro ambizione sin dalle prime esibizioni. Passando per un Ep autoprodotto nel 2012, solo a fine 2013 trovano la loro quadratura in una nuova formazione che sostituisce al basso elettrico i synth. Proprio con questa nuova formazione la band da vita ad un nuovo repertorio, con sonorità del tutto differenti da quelle dell’Ep d’esordio. Nell’estate del 2014 registrano alcuni provini e iscrivono la registrazione del brano “Loop” alla terza edizione del concorso “Le Canzoni Migliori Le Aiuta La Fame 2014/2015”, concorso che vincono ottenendo un contratto discografico con l’etichetta indipendente di Perugia La Fame Dischi per la realizzazione del loro disco d’esordio.

“SUPER SUPER” (questo il titolo dell’album) esce quindi il 28 Ottobre 2015 su CD & Digital, con la produzione artistica di Antonio Prugno Siniscalchi, edito per la Fame Dischi. Dieci brani piuttosto eterogenei tra loro che spaziano dall’elettronica all’alternative rock, passando per attitudini folk. Il risultato di questo calderone di influenze è un disco cantato in italiano, ma che non somiglia ai classici dischi italiani.

Anticipato prima da una live session e poi dal singolo “Attratti Super” (accompagnato dal videoclip dall’artista Andreas Zampella) il disco viene promosso con un lungo tour che li porta in poco più di otto mesi a collezionare più di 40 date in tutta la penisola, dalla Calabria fino al Friuli. Iscrivendo il singolo “Attratti Super” al contest del 1Maggio 2016 a Roma la band risulta essere la second più votata dalla giuria di qualità, nonché la band più gradita al giurato d’eccezione Riccardo Sinigallia, proprio quest’ultimo conferma poi il proprio apprezzamento condividendo il brano sui propri profili social.

A maggio 2016 risultano essere la best band 2016 per Arezzo Wave Campania, conquistandosi l’esibizione sullo storico palco dell’Arezzo Wave.
A giugno verrà pubblicata una nuova live session, ovvero del brano “Supervixens”, il concept sarà quello di realizzare un ibrido tra video live e videoclip, attraverso un uso enfatizzato di luci ed effetti visivi. La live session sarà incentrata sul nuovo live set che la band sta portando in giro, ovvero un set prettamente elettronico, senza batteria acustica.

I Terzo Piano sono: Francesco Mattia Pisapia (voce/chitarra) Rocco Izzo (chitarra/basso/cori) Christian Bisogno (Synth/piano) Alfonso Senatore (drum pad/campionamenti/batteria/cori)

Dicono di loro: “Qualità/varietà degli arrangiamenti e orecchiabilità. Difficile trovare similitudini con altri gruppi, e anche questa è una qualità” (Il Mucchio Selvaggio)
“Il loro indie-rock con venature cantautorali ed elettroniche è ben concepito, ben suonato, ben cantato e ben prodotto, suona tormentato e all’inseguimento di una cifra personale” (Rockit)

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Sul nostro palco: Brianoize

Sabato 15 ottobre 2016 ospiteremo sul nostro palco Brianoize, promessa della musica elettronica campana.

Bruno è Brianoize e compone musica da una piccola città piena di sabbia, mare e vecchie debolezze nella provincia di Napoli. Tutte le sue produzioni girano intorno agli eventi, sono immagini che prendono vita sugli strumenti.

Nell’aprile del 2015 conseguirà una laurea al corso di ‘Musica Elettronica’ al conservatorio di Avellino continuando tutt’oggi a dedicarsi allo studio di questa disciplina quotidianamente.

Nel 2014 pubblica ‘You are Blue’, il suo primo album dove il suono è fotografia ed espressione, come in ogni suo disco che nasce sfruttando i vecchi registratori a nastro, le macchine analogiche e 16 pad per raccontare una storia.

Nei primi mesi del 2016 entra ufficialmente a far parte del Roster dell’etichetta Bolognese Panorama Musique Records che pubblica il suo nuovo album ‘GIRL’.

Per maggiori informazioni visita la pagina facebook Club 33 Giri

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