Se ne parlava da un po’ e finalmente siamo partiti, o meglio, il “Club del libro” a “33 giri” è partito. Il primo incontro c’è stato ieri sera, martedì 19 novembre 2013. Spieghiamo brevemente di cosa si tratta. Il “Club del libro” altro non è che un gruppo di lettura, un luogo in cui tutti i partecipanti, dopo averlo deciso assieme, leggono lo stesso libro, in un determinato lasso di tempo, per poi riunirsi a fine lettura e parlarne liberamente o guidati da qualcuno che fa da relatore/moderatore. Il tutto, va detto, in maniera informale, senza troppe regole, se non quella di leggere il libro. Prossimamente comunicheremo sul sito e sulla nostra pagina facebook il giorno in cui il club si riunirà per parlarne.
Il libro
Per questo mese si è deciso, su proposta di chi scrive, di leggere “Tranquillo, fratello!” romanzo dell’inglese Alex Wheatle, edito da Edizioni Spartaco, casa editrice sammaritana con la quale il Club 33 giri ha, fin dalla nascita, un rapporto privilegiato (abbiamo ospitato la festa per i 17 anni della casa editrice nel 2012). Il libro racconta in prima persona la storia di Dennis Huggins, ventitreenne inglese di origini giamaicane, e di come sia finito nel carcere di Pentonville, nord di Londra; dei suoi amici, soprattutto uno, Noel; del suo amore per una ragazza; dei primi pestaggi e della vita a Brixton. “Tranquillo, fratello!” è il ritratto impietoso e crudo della periferia di una grande metropoli, vista attraverso lo sguardo di un ragazzo, senza retorica, senza fronzoli e con la giusta dose di ironia e sfacciataggine.
L’autore
Alex Wheatle, nato a Londra da genitori giamaicani, è autore di numerosi romanzi, alcuni dei quali ambientati a Brixton (periferia sud di Londra) dove è cresciuto. Attualmente rappresenta l’English Pen, svolge la sua attività con workshop e laboratori nelle carceri, tiene corsi di scrittura creativa. Alcuni suoi libri sono adottati nelle scuole inglesi. È molto impegnato nel campo sociale, specialmente nella lotta alle droghe, alla violenza giovanile e alla disoccupazione. Da quasi tutti i suoi romanzi sono state tratte opere cinematografiche o teatrali, sceneggiati televisivi o radiodrammi.
“Il reggae e l’hip hop fanno da colonna sonora a un romanzo scritto “con arguzia, vivacità e stile” e che “fa sorridere molto più di quanto faccia piangere. Ma fa anche commuovere: Wheatle mostra che ogni vita, anche quelle relegate ai margini, ha momenti di straordinaria bellezza” (The Book Bag – Five Star Review).” (dal sito www.edizionispartaco.it)
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