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La Musica può fare

‘La Musica può fare’ 4 – LE MOSTRE

Si rinnova la tradizione in Villa Cristina di un’area completamente dedicate alle mostre. Ecco i titoli e gli artisti che potrete ammirare domenica 21 giugno 2015.

Anime e Volti, disegni di Lorenzo D’Ancicco: La sua passione per il ritratto nasce in piena adolescenza. Osservava le foto in primo piano dei personaggi sui giornali, sfogliava gli album di famiglia, ammirava le mani piene di rughe di suo nonno e le foto sui libri di storia. Lo affascinava il fatto che dietro quegli sguardi istantanei, quelle espressioni, i sorrisi e le lacrime, si nascondesse la vita di una persona, immaginandone la storia, percependone la sua anima. La matita e il foglio furono una conseguenza istintiva a tutto questo e non ha fatto altro che assecondarla, lasciandola tale, istinto e passione.

 

Wall of music, fotografie di Diego Dentale: Diego nasce a Torino e presto si trasferisce alle falde del Vesuvio. Fin dall’adolescenza la fotografia diventa la passione principale attorno alla quale ruota la sua vita. Oggi questa passione coincide con un habitat lavorativo che si è costruito con molteplici esperienze, tecniche ed espressive, che arricchiscono i suoi lavori. La dedizione per l’arte della fotografia lo ha portato negli anni ad intraprendere attività di fotogiornalismo da freelance e fotografo di concerti. Grazie al progetto ‘Music Coast to Coast’, creato insieme un amico, ha avuto l’opportunità di effettuare un reportage dei maggiori festival della musica del sud Italia. “Wall of music” è la raccolta delle foto musicali più belle scattate in questi anni.

 

Il reportage: prospettive napoletane, fotografie dal primo corso di fotografia da Nicola D’Orta al Club 33 giri. Il corso ha dato vita ad un progetto finale di reportage. Durante una lezione in esterna ogni allievo ha realizzato un proprio progetto di reportage composto di tre fotografie ispirato a Napoli, alle sue strade e ai personaggi che la affollano. I cinque progetti realizzati sono: ‘Ogni giorno’ di Erika Vatiero, ‘Contrasti’ di Elisabetta Vatiero, ‘Appesi a un filo’ di Roberto Rivezzi, ‘Arte e cultura di Napoli: sacro e profano’ di Ilaria Gaglivo e ‘Di passaggio’ di Margherita D’Alessio.

 

‘Stew’, fotografie di Otilio Chiodero. Per la seconda volta Otilio espone al festival. In occasione della quarta edizione il giovane fotografo sammaritano presenterà degli scatti ispirati al videoclip del brano ‘Always’ dei Blink 182. Uno ‘spezzatino’ visivo tutto da gustare.

 

‘Da qui, messere, si domina la valle’, fotografie di Lello D’Anna. Per la prima volta abbiamo il piacere di ospitare un fotografo salernitano.  Lello ha scelto questo titolo perché verranno esposte foto di paesaggio e soprattutto perché è una citazione del Banco del Mutuo Soccorso. Un titolo che si lega bene alla natura del festival.

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Eventi Musica Live

AVVISO IMPORTANTE – Evento ANNULLATO

Era previsto per domani, venerdì 29 maggio 2015, alle ore 21.30, presso la sede in via R. Perla, il releasy party de ‘Le Macchie’.

L’associazione culturale no profit Club 33 Giri si vede costretta ad annullare l’evento a causa di un grave problema all’impianto idraulico. Ci scusiamo per il disagio. Ci siamo subito attivati per cercare di risolvere il problema in tempi rapidi.

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Comunicato Stampa del 18 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA del 18 maggio 2015

RAIN – Associazione LGBT e Club 33 Giri insieme per sostenere il Benevento Campania Pride 2015

Venerdì 22 maggio 2015, alle ore 21.30, DANCING QUEER 80’s  Party a SMCV (Ce)

Venerdì 22 maggio 2015, alle ore 21.30, presso la sede l’associazione culturale Club 33 Giri, in via R. Perla (Central Park, incrocio con via Jan Palach) a Santa Maria Capua Vetere (Ce),  si terrà il ‘Dancing Queer 80’s Party’, organizzato dall’associazione LGBT casertana RAIN. Una festa a tema, cui parte del ricavato, sarà devoluto al Benevento Campania Pride 2015.

 

Una vera e propria festa a tema dedicata ai mitici anni ’80 con un contest a premio per il miglior costume, musica e  non solo quella che si svolgerà presso la sede dell’associazione  Club 33 Giri in via R. Perla (Central Park, incrocio con via Jan Palach) a Santa Maria Capua Vetere (Ce). Venerdì 22 maggio 2015, a partire dalle 21.30, avrà luogo il ‘Dancing Queer 80’s Party’, organizzato dall’associazione LGBT casertana RAIN. L’ingresso sarà pari a 6 euro, parte di esso sarà devoluto al Benevento Campania 2015. RAIN è un’organizzazione di volontariato con sede legale in Caserta per la difesa e la promozione dei diritti LGBT affinché gay, lesbiche, bisessuali, transgender e transessuali possano sentirsi parte integrante e attiva della società. Tra i principali obiettivi dell’associazione casertana ci sono:  lotta all’omo-transfobia, matrimonio egualitario, unioni civili e promozione culturale LGBT. L’associazione culturale Club 33 Giri è felice di ospitare questo evento, impegnata sul territorio casertano da tre anni, per promuovere, produrre e dare spazio alla cultura a 360 gradi.

 

Il Benevento Campania Pride 2015, si terrà domenica 6 giugno 2015. La parata dell’orgoglio omosessuale, bisessuale, transgender e dell’uguaglianza è diventata un appuntamento fisso, la celebrazione annuale della diversità e dell’amore in ogni sua forma dal 1994. Solo l’anno scorso il Pride ha assunto la forma di una vera e propria ondata nazionale all’insegna della rivendicazione dei diritti. L’Onda Pride è consistito in una catena di eventi e parate che hanno interessato tutta la penisola: settentrione e meridione, grandi e piccoli centri.

 

Per maggiori info: www.club33giri.it / club33giri@gmail.com – rain.caserta@gmail.com / www.raincaserta.it

 

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Comunicato Stampa del 19 maggio 2015

 

       COMUNICATO STAMPA   del 19 maggio 2015

Pepp – Oh ‘Sono un cantante di rap’ Live @ Club 33 Giri

Sabato 23 maggio 2015, ore 21.30

Santa Maria Capua Vetere (Ce)

 
L’associazione culturale Club 33 Giri è lieta di ospitare sabato 23 maggio 2015, alle ore 21.30, presso la propria sede in via R. Perla (Central Park, angolo con via Jan Palach) a Santa Maria Capua Vetere (Ce),  il rapper Pepp – Oh. Unico appuntamento previsto in provincia di Caserta per ascoltare dal vivo i brani tratti da ‘Sono un cantante di rap’, primo lavoro ufficiale da solista per  Pepp – Oh

Giuseppe Sica aka Pepp-Oh, classe ’89, scopre il Rap e la cultura Hip-Hop all’età di 13 anni. Influenzato da suoni quali Reggae, Funky, Blues,comincia per gioco con amici a ‘freestyle-are’ in macchina. Col passare del tempo, insieme agli amici di una vita inizia a ‘giocare sul serio’ e registra le prime strofe. Nel maggio 2012,  quello che sembrava solo un gioco, inizia a diventare una vera e propria famiglia,e dall’unione di altri appassionati e talentuosi giovani nasce la G.A.S (GamesAndSeriousness) Familiy.’Sono un cantante di rap’ è il titolo del suo primo progetto ufficiale da solista. Il disco è composto da 15 tracce, curate da Fabio Shadaloo per il Mixing & Mastering, edito e distribuito da Full Heads e Audioglobe. 

 Per partecipare a tutte le attività dell’associazione culturale Club 33 Giri è necessario tesserarsi ed entrare così  a far parte del collettivo. La tessera, che ha validità annuale, si può sottoscrivere durante qualsiasi evento o incontro.

Per maggiori informazioni sull’associazione o sull’evento è possibile visitare il sito a questo indirizzo: http://club33giri.it/

 

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Comunicato stampa dal 5 maggio 2015

Comunicato stampa del 5 maggio 2015        

Victorzeta e i Fiori Blu Live @ Club 33 Giri open act: Francesco Amoruso

Santa Maria Capua Vetere (Caserta)

 

Sabato 9 maggio 2015 ore 21.30

 

L’Associazione Culturale Club 33 Giri è felice di ospitare la band partenopea Victorzeta e i Fiori Blu. Il live si terrà sabato 9 maggio 2015, a partire dalle 21.30,  nella sede dell’associazione, in via R. Perla (Central Park, incrocio con via Jan Palach) a Santa Maria Capua Vetere (Ce).  Ad aprire il concerto ci sarà il giovane cantautore Francesco Amoruso. 

Il progetto Victorzeta e i Fiori Blu nasce nel 2011 dalla collaborazione di Ugo Russo, (già frontman dei Crisma33 e autore per la Warner Chappell e vincitore di Giovani Suoni 2009) e Raffaele Vitiello. Entrambi fondono le proprie esperienze creando, attraverso l’ausilio di numerosi musicisti, un pop folk mediterraneo con radici cantautorali con una forte impronta teatrale. Victorzeta e i ‘Fiori blu’, nome che rimanda all’opera di R. Queneau, è un caleidoscopio dentro cui il mondo reale viene filtrato e rielaborato in chiave fortemente allegorica, sarcastica e distopica, per mezzo dei più vari logos musicali. ‘Dans le rêve’ è il titolo della prima raccolta di opere di Bertrand-Jean Redon, d’impronta fortemente simbolista e surrealista, ed è anche il titolo del disco della band napoletana. Le chiavi musicali del disco spaziano dal folk, reggae, ska, bossa, latin, manouche, musica balcanica con qualche chicca blues, una su tutte l’omaggio a Giorgio Gaber nella bonus track.
Ad aprire il live sarà il giovane cantautore Francesco Amoruso, classe ’88, con all’attivo un album dal titolo ‘Il gallo canterino’. Lo scorso 18 febbraio è uscito il video del terzo singolo tratto dall’album, ‘Poesia’, dopo ‘Il motivetto’ e ‘Paparepare ‘e ppà’, diretto da Emanuele Amoruso.

Per partecipare a tutte le attività dell’Associazione Culturale Club 33 Giri è necessario tesserarsi per entrare a far parte del collettivo. La tessera ha validità annuale, si può sottoscrivere durante qualsiasi evento o incontro.

 

Per maggiori informazioni sull’associazione o sull’evento è possibile visitare il sito a questo indirizzo: https://www.club33giri.it/

 

francescoamoruso

 

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Questo non è un film da: oh quanto mi sento bene!

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Ritorna il consueto appuntamento settimanale del club 33 giri con il cineforum “LeadFollow”. La quarta e ultima proiezione del mese interamente dedicato a Woody Allen vedrà protagonista il film “Basta che funzioni” del 2009. Questa pellicola segna il ritorno (vincente) del regista newyorkese nella sua città natale dopo le trasferte europee di Match Point, Scoop e Sogni e Delitti, a Londra e Vicky Cristina Barcelona, a Barcellona. La sceneggiatura è stata scritta nel lontano 1970 per un pioniere dello stand-up, il comico ebreo newyorkese Zero Mostel, scomparso nel 1977. Il ruolo del protagonista, intellettuale ansioso che si innamora della ragazzina ingenua e sciocca, è affidato a Larry David, star della sitcom Curb your enthusiasm. David incarna una dei tanti alter ego di Allen, questa volta irascibile, sarcastico, misantropo e paranoico. La storia è quella di Boris, uno scienziato sessantenne, che deluso dalla vita tenta il suicido, ma fallisce. Decide così di abbandonare gli agi della vita borghese e si trasferisce nel quartiere di Chinatown, in un vecchio e trasandato appartamento, passando le giornate ad insegnare scacchi ai bambini (spesso insultandoli) e fare lunghe chiacchierate polemiche ed esistenziali con vecchi amici. Incontrerà per caso una giovanissima ragazza venuta dal Sud (Melodie St. Anne Celestine), scappata di casa e decisa a trovare lavoro a New York. L’intreccio rimane fedele ai grandi temi alleniani: assurdità dell’esistenza umana, tentazione costante del suicidio, promesse di felicità nelle fattezze di una giovane donna. Una commedia sarcastica e pungente, dissacrante e irriverente, una comicità puramente alleniana che questa volta parla direttamente allo spettatore, ricordandogli tutta la sua miserabilità.

Vi aspettiamo domani alle ore 21:00 in associazione.

Articolo a cura di Antonio Di Vilio e Luigi Fiorillo

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Cineforum Eventi

Capitolo primo. Adorava New York

Manhattan

Ritorna il consueto appuntamento settimanale del Club 33 giri con il cineforum “LeadFollow”. La terza proiezione del mese di Aprile (interamente dedicato a Woody Allen) vedrà protagonista il film “Manhattan” del 1979. L’opera è una delle colonne portanti della filmografia del regista newyorkese, qui al suo nono film da regista e alle prese con una vera e propria ode alla sua città natale. Già dal titolo infatti possiamo intuire quanto sia marcata la presenza della città nelle dinamiche affettive e sentimentale dei personaggi, ne è un esempio lampante la scena forse più potente dell’intero film, quella in cui Woody Allen e Diane Keaton sono seduti su una panchina dell’East River contemplando il sorgere del sole, con una New York posata, quasi dormiente che fornisce la cornice perfetta per l’atto dell’innamoramento, mai stato reso con più forza e semplicità prima d’allora. Un’immagine che diventa un’icona che ci si incolla addosso perché in fondo è così che tutti noi vorremmo innamorarci. Manhattan è, tanto per cambiare, una storia d’amore, che gira intorno al protagonista Isaac Davis (Woody Allen), diviso tra l’ambiente intellettuale e snob incarnato dal personaggio di Mary (Diane Keaton), l’ex-moglie vendicativa, che ha deciso di scrivere un libro nel quale rende pubblici dettagli della loro vita coniugale, interpretata da Meryl Streep, e l’amore romantico per l’adolescente Tracy (Mariel Hemingway). Il film è un condensato dell’universo alleniano, pieno zeppo di tradimenti, nevrosi e battute sagaci, tecnicamente impeccabile, a partire dai movimenti di macchina per finire alla diafana fotografia di Gordon Willis, che dipinge la luce perfetta per un bianco e nero da mozzafiato. Ad accompagnare infine i personaggi nei loro continui tentativi di divincolarsi dalle responsabilità e dalla frenesia scalpitante della città, ci sono le musiche di George Gershwin, che fin dal primo minuto aiutano Allen ad allestire una delle atmosfere più intime della storia del cinema.

Vi aspettiamo stasera alle ore 22.00 in associazione.

Articolo a cura di Luigi Fiorillo e Antonio Di Vilio

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Cineforum Eventi

Tutto quello che avreste voluto sapere su Woody Allen ma non avete mai osato chiedere

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C’è una sottile linea che divide il comico dal tragico, la farsa dal dramma, e ci sono pochissimi artisti in grado di muoversi con disinvoltura da una parte all’altra senza sembrare contraddittori o incoerenti; tra questi spicca senza dubbio il celebre e cerebrale regista\attore\sceneggiatore\drammaturgo\scrittore\cabarettista e clarinettista per hobby Woody Allen. Il mese di Aprile del cineforum “LeadFollow” del Club 33 giri infatti, sarà incentrato su uno dei più grandi cineasti della, Allen per l’appunto. Prolifico come pochi (la media è di un film all’anno) il regista newyorkese riesce con le proprie opere a spaziare ben oltre i limiti dello stereotipo culturale dell’intellettuale nevrotico, claustrofobico e ipocondriaco che sembra ormai essere diventato, Allen non è un luogo comune, è un genio del comico, un virtuoso della commedia, un ispirato autore drammatico, un innovatore di forme e un audace creatore, che con la sua elegante capacità di avvolgere nella leggerezza la propria innegabile profondità, riesce con dimestichezza a nascondersi e nella stessa misura a esporsi al pubblico più di quanto non abbia fatto nessuno prima. Un approccio clownesco ai problemi della vita che non sempre è riuscito a salvare i suoi personaggi dai dilemmi morali che li affliggono e che affliggono il regista stesso: l’idea fissa della morte, l’ossessione di Dio o dell’assenza di Dio, il problema del perché siamo al mondo e poi il sesso, la filosofia e la psicoanalisi, questi sono gli elementi portanti di ogni suo film, che sia comico o drammatico, che sia una commedia o un falso documentario, ed è questo che rende Allen uno dei più grandi geni del novecento; la sua innata propensione alla riflessione intorno alla condizione umana tralasciando i luoghi comuni e il buonismo, riuscendo a grattare sulla superficie dell’odierna società, trovando validi motivi per convincerci della nostra vera natura, una natura codarda, vigliacca e opportunista, ma nonostante ciò continuiamo ad andare avanti, e nessuno riesce a spiegarsi il perché. Allen ha rubato per sua stessa ammissione da grandi registi come Bergman, Fellini e Bunuel, ma ha anche, a sua volta, influenzato generazioni di artisti grazie alle sue invenzioni stilistiche e trovate audaci. Il ciclo dedicatogli comincerà con la proiezione di Amore e guerra, geniale parodia degli archetipi della letteratura russa dell’ottocento e continuerà con Io e Annie, a detta di molti il suo capolavoro e Manhattan in cui il regista newyorkese raggiunge le vette assolute della sua perfezione stilistica, per poi finire con Basta che funzioni, una delle migliori prove degli ultimi 15 anni, un film cinico, sarcastico e umoristico con un Larry David perfetto. Vi aspettiamo.

Il film di stasera: Amore e guerra (1975)

Il film di stasera: Amore e guerra (1975)
Il film di stasera: Amore e guerra (1975)

Amore e guerra è il sesto film da regista di Woody Allen e forse quello che sancisce la fine del primo periodo Alleniano, quello puramente comico. L’opera è ambientata in Russia all’epoca delle guerre Napoleoniche proprio come Guerra e pace di Tolstoj, il film infatti tradisce l’intima conoscenza del regista della grande letteratura Russa, ma non solo, perché le geniali gag che vedono protagonista il codardo Boris (interpretato da Allen), ricordano in modo del tutto parodistico ovviamente, scene dei film di Bergman o Ejzenstein. Un film spassosamente introspettivo potremmo definirlo, una commedia non priva di una certa caustica satira che vede, al fianco di Allen, una Diane Keaton in stato di grazia, una perfetta spalla per i dialoghi filosofici e le riflessioni esistenziali scritti da Allen e interamente ispirati da Spinoza e San Tommaso.

 

Articolo a cura di Luigi Fiorillo ed Antonio Di Vilio

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Comunicati Stampa

Comunicato stampa del 7 aprile 2015

       COMUNICATO STAMPA   del 7 aprile 2015

 

Settimana ricca di appuntamenti per il Club 33 Giri

Giovedì 9 aprile 2015 proiezione di ‘Unlearning’ e venerdì 10 aprile 2015 serata dedicata al rockabilly

 

Settimana ricca di appuntamenti per l’associazione culturale Club 33 Giri. Nella sede in via R. Perla (Central Park, angolo con via Jan Palach), giovedì 9 e venerdì 10 aprile 2015, tanti i protagonisti. 

Giovedì 9 aprile 2015, alle ore 21, avrà luogo la proiezione di ‘Unlearning’. Il docufilm racconta il viaggio di  Lucio Basadonne, Anna Pollio e la piccola Gaia Basadonne attraverso ecovillaggi, comunità, famiglie itinerari per conoscere chi ha avuto il coraggio di cambiare abbandonando ogni genere di comfort. All’evento saranno presenti i protagonisti. Unica proiezione prevista in Campania al momento.
Venerdì 10 aprile 2015, alle ore 21.30, invece, si terrà una serata dedicata al rockabilly. A salire sul palco la band After Bros composta da Andrea Zippa (chitarra), Mimmo Giannetti (basso) e Cesare Di Meglio (batteria) . Il rockabilly è un genere musicale sviluppatosi nei primi anni cinquanta nel sud degli Stati Uniti, fusione tra blues, R&B, bluegrass country.
 
Per partecipare a tutte le attività dell’associazione culturale Club 33 Giri è necessario tesserarsi ed entrare così  a far parte del collettivo. La tessera, che ha validità annuale, si può sottoscrivere durante qualsiasi evento o incontro.
 
Per maggiori informazioni sull’associazione o sull’evento è possibile visitare il sito a questo indirizzo: http://club33giri.it/calendario-eventi-aprile/
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La Musica può fare

‘La Musica può fare’ 4: Villa Cristina riapre le sue porte il 21 giugno 2015

L’associazione culturale Club 33 Giri è lieta di annunciare la quarta edizione de ‘La Musica può fare’. Il festival di musica e arte, ideato e organizzato dall’associazione sammaritana, si svolgerà domenica 21 giugno 2015 in Villa Cristina a Santa Maria Capua Vetere (Ce). Per il quarto anno consecutivo l’evento sposa e sostiene un progetto di carattere sociale. Parte del ricavato de ‘La Musica può fare’ infatti, sarà devoluto all’associazione di volontariato ‘La Bottega del Clown’. La line up, le mostre e gli ospiti della quarta edizione saranno svelati nelle prossime comunicazioni.

‘La Bottega del Clown’ nasce nel Marzo  2006,  a Caserta, come associazione di volontariato di clownterapia presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, dove tuttora presta il proprio operato a titolo gratuito ogni sabato pomeriggio.  I volontari de ‘La Bottega del Clown’, chiamati  Clown dottori,  hanno il compito di sdrammatizzare le situazioni di disagio, intervenire sulla relazione medico-bambino e infermiere-bambino, ridurre lo stato di ansia e di paura, umanizzare la prestazione sanitaria. Il clown dottore indossa un camice bianco ricco di disegni e colori, proprio al fine di cambiare la percezione dell’immagine del dottore da parte del bambino. Attraverso le tecniche di clownterapia,  disciplina che utilizza l’effetto terapeutico della risata e delle emozioni positive, si influenza benevolmente lo stato di salute sia fisico sia psichico del paziente. La clownterapia non e’ sostitutiva a nessuna  terapia farmacologica o psicologica, ma aiuta l’intervento medico a migliorare la qualità di vita delle persone. Il clown dottore è una figura di sostegno e di aiuto concreto ai percorsi terapeutici dei bambini ospedalizzati. L’associazione e’ in continua formazione con Specialisti del settore, e in affiancamento con personale qualificato per acquisire tutte le tecniche necessarie  a migliorare  il proprio intervento in corsia e non solo. ‘La Bottega del Clown’  presta volontariato anche presso altre strutture: case famiglia, carceri e non solo. Lo scopo dell’associazione e’ di esercitare e divulgare la clownterapia , che seppur  considerata efficace anche dal punto di vista medico, e’ ancora poco conosciuta ed applicata.

Clown Dottori in azione

 

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