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Comunicato stampa n. 7 del 6 dicembre 2016

Comunicato stampa n. 7 del 6 dicembre 2016

MAKAI presenta il suo primo ep  Hands al Club 33 Giri

In apertura la cantautrice partenopea Micaela Tempesta

L’Associazione Culturale Club 33 Giri è felice di ospitare, sabato 10 dicembre 2016,  il live del pugliese MAKAI.  Appuntamento, a partire dalle ore 21.30, nella sede in via R. Perla (Central Park, angolo via Jan Palach) a Santa Maria Capua Vetere (Ce). Chitarre malinconiche e melodie soul, beat più minimali e percussioni più tribali per un live unico nel suo genere in cui MAKAI presenterà le tracce estratte dal suo primo ep dal titolo Hands. A dare il via alla musica sarà la cantautrice napoletana Micaela Tempesta.

MAKAI è il moniker dietro cui si nasconde Dario Tatoli, producer, sound designer e polistrumentista, già nei Flowers or Razorwire (keats collective USA/Bizarre love triangles ITA) e uomo dietro la console di due dischi targati More Letters: Runaway Stories dei Barbados e Mornin Hollows degli Homelette. A lavoro come producer anche per Bomba dischi (The Pier), Amnesty International, e numerosi brand internazionali. MAKAI è un processo in divenire, iniziato nel 2000 e oggi perennemente in bilico tra l’elettronica nordica e il songwriting più intimista e mediterraneo, in un processo compositivo fatto di tagli e revisioni, riscritture e sovraincisioni, ripensamenti e labor limae continuo; un vortice di dicotomie irrisolte e irrisolvibili, alla ricerca di una perfezione che è un sogno e che sta dentro le palette dei suoni e la stretta griglia della forma canzone. HANDS è il suo primo ep composto da cinque canzoni nostalgiche, in cui la cassa dritta della techno fa da contraltare alla dimensione acustica, dove voce e suoni si fondono in accordi che diventano racconti di un momento, di un istante, di una dimensione che racchiude tutto questo sentirsi persi in mezzo alle onde del mare. Hands si apre con il pezzo che dà il nome all’EP, un manifesto di intenti che racconta una lontananza mentre le luci della città continuano a lanciare i suoi bagliori.

Ad aprire il live la cantautrice napoletana Micaela Tempesta, le cui canzoni sono momenti di vita rubati alle persone che incontra, fotografie in musica e inevitabilmente il ginepraio di emozioni che Napoli può generare in ogni artista a cui da i natali. Micaela è stata tra i protagonisti della quinta edizione de La Musica può fareil festival di musica e arte organizzato dall’associazione culturale Club 33 Giri.

Per partecipare a tutte le attività dell’Associazione Culturale Club 33 Giri è necessario tesserarsi per entrare a far parte del collettivo. La tessera, che ha validità per l’intera durata della stagione associativa, si può sottoscrivere durante qualsiasi evento o incontro.

Per maggiori informazioni sull’associazione o sull’evento è possibile visitare il sito a questo indirizzo: https://www.club33giri.it/

foto di Tiziana Teperino
Micaela Tempesta (foto di Tiziana Teperino)
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Sul nostro palco: Makai

Sabato 10 dicembre 2016, a partire dalle ore 21.30, salirà sul nostro palco il producer pugliese MAKAI. Ad aprire il live la cantautrice napoletana Micaela Tempesta. 

MAKAI è il moniker dietro cui si nasconde Dario Tatoli, producer, sound designer e polistrumentista, già nei Flowers or Razorwire (keats collective USA/Bizarre love triangles ITA) e uomo dietro la console di due dischi targati More Letters: Runaway Stories dei Barbados e Mornin Hollows degli Homelette. A lavoro come producer anche per Bomba dischi (The Pier), Amnesty International, e numerosi brand internazionali. MAKAI è un processo in divenire, iniziato nel 2000 e oggi perennemente in bilico tra l’elettronica nordica e il songwriting più intimista e mediterraneo, in un processo compositivo fatto di tagli e revisioni, riscritture e sovraincisioni, ripensamenti e labor limae continuo; un vortice di dicotomie irrisolte e irrisolvibili, alla ricerca di una perfezione che è un sogno e che sta dentro le palette dei suoni e la stretta griglia della forma canzone.

HANDS è il suo primo ep ed è il racconto di un naufragio durato anni, in cui le mani sono approdo e distacco, polo attrattivo e repulsivo con cui si conosce e ci si fa scudo del mondo. Cinque canzoni nostalgiche, in cui la cassa dritta della techno fa da contraltare alla dimensione acustica, dove voce e suoni si fondono in accordi che diventano racconti di un momento, di un istante, di una dimensione che racchiude tutto questo sentirsi persi in mezzo alle onde del mare. Hands si apre con il pezzo che dà il nome all’EP, un manifesto di intenti che racconta una lontananza mentre le luci della città continuano a lanciare i suoi bagliori. Last Days ha il passo nostalgico e allucinato delle notti bianche: un carillon che suona e tutt’attorno il silenzio. Missed, che è nel cuore dell’ep, ha l’incedere tumultuoso della mancanza mentre Summer si adagia su atmosfere dreampop: il sole, il caldo, il mare e il ricordo di un’estate ormai lontana. Sòfia è il pezzo che chiude il disco, il distacco definitivo, l’allontanamento dalla costa, la terraferma che è ormai un orizzonte lontano: una canzone che è fine e dissolvenza, una richiesta d’aiuto oppure semplicemente l’inizio di un nuovo viaggio, una direzione imprevista nel naufragio che continua.

Aprirà il live la cantautrice napoletana Micaela Tempesta.

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