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Blog La Musica può fare

La musica può fare 3: i numeri e qualche riflessione a freddo

E anche la terza edizione è andata. “La musica può fare” cresce di anno in anno e oramai cammina con le proprie gambe.  A due giorni dall’evento, tiriamo un po’ le somme e raccontiamo qualche curiosità. Breve premessa: quelle che per altri festival o eventi simili sono piccole cose, per noi hanno un alt(r)o valore. Lo stesso discorso vale per i numeri.

  • La terza edizione è stata quella col maggior numero di ingressi: 706, senza contare i giornalisti accreditati
  • Anche il numero di stand è cresciuto. Quest’anno in villa ce n’erano ben 14, tutti diversi, contro i 3 dell’anno scorso
  • Tutte le band esibitesi sul main stage hanno un album uscito da poco: Come Vento in Faccia per i The Fabbrica 2.0, Prenditi quello che meriti di Gnut e In capo al mondo degli Ex-Otago
  • Lo staff era composto da più di 40 persone che hanno lavorato per due giorni agli allestimenti
  • Gli Ex-Otago hanno percorso più di 650 Km per raggiungere Santa Maria Capua Vetere
  • Sui due palchi di Villa Cristina si sono esibite 5 band, una cantautrice (Rossella Scarano) un pianista (Fabio Ianniello), un produttore di musica elettronica (Paky Di Maio) e un attore (Roberto Solofria).
  • La terza edizione è stata arricchita da istallazioni di cartone costruite in due giorni di lavoro dai semprepeggio, collettivo di architetti della Federico II che ha ideato e realizzato, utilizzando solo il cartone: una seduta a forma di mezza chitarra, un enorme pentagramma sospeso a 4 metri di altezza tra due alberi, un menù gigante con le “portate” di Villa Cristina, interamente dipinto a mano, un vinile alto più di un metro traboccante di spaghetti

La musica può fare è un piccolo evento che mira ad ampliare il proprio bacino di pubblico e che si autosostiene totalmente. Per organizzarlo sono necessari diversi mesi di lavoro, decine di riunioni organizzative, un gruppo grafica e video, una direzione artistica che si occupa anche del booking, una squadra per gli allestimenti e le mostre, un responsabile che cura gli stand, un altro che si occupa di tutta la burocrazia, un ufficio stampa e diverse figure jolly. Gli amici, le famiglie, i simpatizzanti, ci hanno aiutato nei modi più disparati. Se il primo anno eravamo una struttura organizzativa inesperta ma entusiasta e piena di voglia di fare, oggi, al netto dell’entusiasmo, siamo un gruppo più competente, preparato e allenato a risolvere problemi, con ampi margini di miglioramento.

Questa edizione è stata speciale per diversi motivi. E’ una riconferma per noi e per la città di Santa Maria C. V.,  è il coronamento di un anno associativo pieno di soddisfazioni ma, in ogni caso, non facile per la nostra associazione, che deve traslocare e ancora non ha una nuova casa. Ma è stata anche l’edizione dei bambini, in villa c’erano tantissime famiglie che hanno affollato il prato fin dall’apertura, contribuendo a creare l’atmosfera di serenità e benessere che si è respirata fino alla chiusura. Passata la sbornia per lmpf3 pensiamo già al festival del 2015 con una sola richiesta: restateci vicini, senza la partecipazione di un pubblico così numeroso non potremmo crescere e migliorarci di anno in anno. Vorremmo che lmpf diventasse un punto di riferimento per il nostro territorio. Voi aiutateci a tenere vivo questo piccolo miracolo.

 

Grazie ai ragazzi della Cooperativa Ottavia per averci trasmesso la loro passione e la loro determinazione

Grazie a chi ha contribuito a realizzare le scorse edizioni e che, per un motivo o per un altro, questa volta non c’era

Grazie a chi, prima di giudicarci, si è preso la briga di conoscerci

Grazie a chi ci crede

 

 

p.s. la foto di copertina è di Otilio Chiodero

Gli scatti dei fotografi accreditati alla 3° Edizione del Festival “La Musica può fare” (in continuo aggiornamento):

Davide Visca

Otilio Chiodero

Roberta Cacciapuoti

Federica Siano

Indievidui (Media Partner)

 

Dicono di noi (print-screen dei commenti a caldo al Festival):

#lmpf3 – Dicono di noi

 

Storify della manifestazione:

La Musica può fare 3

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Eventi La Musica può fare

#lmpf3 – Choose Your QR CODE

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  • 26 Maggio 2014

All’ incirca un anno fa, quasi per gioco, nacque l’ idea di caricare come propria immagine profilo il logo del Festival “La Musica Può Fare”, un pò per scaramanzia, un pò per divertimento ed un pò perché siamo mattacchioni vi proponiamo nuovamente di giocarecon noi!

La scelta del colore diventerà la vostra squadra d’ appartenenza, la squadra che totalizzerà più utenti vince la gloria in eterno!

ISTRUZIONI PER L’ USO:

– Cliccare sul logo prescelto
– Tasto destro del mouse sulla figura che si caricherà
– Dal menu a tendina selezionare “Salva con nome”
– Caricare l’ immagine come immagine del profilo sui social network che utilizzate maggiormente
– Inserire nella descrizione l’ hashtag #lmpf3 e a scelta un link ad una dei link ufficiali per la terza edizione ossia:

   – Pagina Facebook
   – Profilo Twitter
   – Sito Web 

 

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Bacheca Eventi La Musica può fare

#lmpf3 – Palco B

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  • 16 Maggio 2014

Anche quest’anno, come nelle passata edizione, Villa Cristina ospiterà ben due palchi, sui quali si susseguiranno numerosi artisti che regaleranno al pubblico numerosi live da non perdere.

Il Palco B di Villa Cristina vuole offrire la possibilità, a giovani artisti emergenti, di esibirsi davanti ad un pubblico folto e attento. Quest’anno a calcare il piccolo palco di legno quattro progetti molto diversi tra loro, ma tutti ugualmente interessanti.

Il piano b è Fabio Ianniello, psicologo, musicista, scrittore, ma soprattutto un ex ragazzo di 29 anni che ha sentito a un certo punto di aver attraversato la linea che separa la spensieratezza senza tempo della gioventù dalla consapevolezza dei giorni in scadenza di oggi. Rompendosi in mille pezzi da ascoltare.

Blindur è un progetto musicale, un collettivo, un incrocio di artisti, un’idea, un’allucinazione, una confessione, una chiara manifestazione di irrequietezza, un insieme di cose belle e brutte, semplici e complesse, e per questo sincere.

I treni non portano qui  sono nati ieri, dalla fusione di una mappata di parole, una tammorra e il synth di Caparezza.”Che cosa sono questi treni che non portano qui? Alla fine è una specie di cantautore, che però è anche una band.”

Rossella Scarano scrive sia in inglese che in italiano, entrambe le lingue formano infatti il suo background musicale: influenzata, da un lato dalla scena del cantautorato statunitense e canadese (Carole King, Fiona Apple, Ani DiFranco, Aimee Mann, Cat Power, Joan as a Policewoman), dall’altro dal panorama della musica indie italiana (Cristina Donà, Perturbazioni) La ricerca sonora di Rossella Scarano si orienta principalmente nei territori dell’alternative folk e del rock. A Febbraio 2009 due suoi brani (L’eco e Everything is changing) vengono scelti dalla commissione di Demo Radio 1 e trasmessi nella puntata del 2/2/09. A Febbraio 2012 esce il suo primo disco “Guardando Fuori” (Fullheads distribuzione Audioglobe)

Evento Facebook – “La Musica Può Fare 3”

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